L'ANTICA PITTURA A PASTELLO

Corso con Simonetta Farnesi

Pastello di Rosalba Carriera
Pastello di Rosalba Carriera

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I pastelli nascono in Francia nel XVI secolo. All'epoca venivano usati come arricchimento cromatico nei disegni. Leonardo da Vinci (1425 - 1519) ad esempio, fu uno dei primi pittori in Italia ad utilizzarli. Con i pastelli fece gli studi preparatori dell' Ultima Cena. Questa tecnica ebbe grande impulso a partire dal XVIII secolo in seguito alla grande richiesta dei ritratti a pastello eseguiti soprattutto dalla famosissima veneziana Rosalba Carriera (1675 - 1757). I suoi raffinati ritratti a pastello, caratterizzati  dagli accordi delle tinte delicate, soffici e vaporose , si diffusero all'estero, soprattutto a Parigi, influenzando tutta la ritrattistica francese dell'epoca.

Altro grande ritrattista dello stesso periodo fu Quentin de la Tour (1704 - 1788), abile nel realizzare con i pastelli immagini vivaci e penetranti. Tanti altri pittori potrebbero essere ricordati per la destrezza nell'uso di questa tecnica, tra i quali Liotard e Degas, che utilizzò il pastello in modo magistrale per rappresentare la società parigina del suo tempo (1834 - 1917): ballerine e cantanti di cabaret e donne del popolo colte in atteggiamenti naturali. E nel XX secolo Pablo Picasso.

 

I pastelli sono bastoncini a sezione circolare o quadrata, secchi, di puro pigmento minerale agglutinati con caolino. Si utilizza l'azzurrite, ad esempio, per la preparazione dei blu, l'amanite per le tinte scure, il bolo armeno per i rossi. Anticamente le polveri minerali venivano unite a lattice di fico o colla di pesce, a gomma arabica e a caolino. Oggi ogni componente tossica è stata naturalmente sostituita da altre sostanze innocue.

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